Secondo una dichiarazione dell’IDF, jet da combattimento e forze di artiglieria israeliane hanno effettuato un’ondata di attacchi contro decine di obiettivi di Hezbollah nel sud del Libano
Stando a quanto riferito dall’esercito israeliano, circa 40 obiettivi a Ayta ash-Shab sono stati colpiti da bombardamenti aerei e di artiglieria nel giro di pochi minuti.
Tra gli obiettivi vi erano depositi di armi e altri beni appartenenti a Hezbollah.
In una nota l’IDF afferma che gli attacchi sono “parte dello sforzo per distruggere le infrastrutture dell’organizzazione nella zona di confine”.
Uccisi la metà dei comandati di Hezbollah
Il ministro della Difesa Yoav Gallant ha dichiarato che metà dei comandanti di Hezbollah nel sud del Libano sono stati uccisi dall’esercito israeliano.
Le osservazioni sono state fatte dopo una visita al Comando settentrionale dell’IDF a Safed, dove Gallant ha tenuto una valutazione con il capo del comando, il Magg. Gen. Ori Gordin, e altri alti ufficiali.
“Metà dei comandanti di Hezbollah nel sud del Libano sono stati eliminati… e l’altra metà si nasconde e abbandona il sud del Libano alle operazioni dell’IDF”, afferma Gallant.
Egli afferma che l’obiettivo principale di Israele nel nord è quello di riportare le decine di migliaia di israeliani sfollati nelle loro case a causa degli attacchi quotidiani di Hezbollah.
“Stiamo valutando una serie di alternative per risolvere la questione e il prossimo periodo sarà decisivo a questo proposito”, ha dichiarato Gallant.
L’Iran taglia drasticamente la sua presenza in Siria
L’Iran ha ridotto la sua presenza militare in Siria dopo una serie di attacchi imputati a Israele, secondo una fonte vicina a Hezbollah, sostenuto dall’Iran.
Secondo la fonte l’Iran ha fornito sostegno militare alle forze governative siriane in oltre un decennio di guerra civile, ma una serie di attacchi contro i suoi comandanti negli ultimi mesi ha spinto a rimodellare la sua presenza.
“L’Iran ha ritirato le sue forze dalla Siria meridionale”, comprese le province di Quneitra e Daraa, che confinano con le alture del Golan controllate da Israele, afferma la fonte vicina a Hezbollah.
Ma mantiene ancora una presenza in altre parti del Paese, aggiunge la fonte.
Negli ultimi mesi si è assistito a una serie di attacchi contro obiettivi iraniani in Siria, ampiamente imputati a Israele, culminati in un attacco del 1° aprile che ha raso al suolo un edificio del consolato iraniano a Damasco e ucciso sette Guardie rivoluzionarie, due delle quali erano generali.
L’attacco ha spinto l’Iran a lanciare, il 13 e 14 aprile, il primo attacco diretto con missili e droni contro Israele, facendo salire le tensioni regionali.
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