Il regalo di Biden ad Hamas, che ringrazia

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Sono passate solo poche ore dal tradimento di Biden a Israele che ha fatto gridare vittoria ai terroristi di Hamas che gli stessi, consapevoli di avere i DEM americani dalla loro, alzano il prezzo per la liberazione degli ostaggi.

Ieri sera si è infatti appreso che la dirigenza di Hamas ha ordinato ai negoziatori terroristici di non accettare più alcun compromesso e di tornare sulle posizioni originarie e cioè quelle che chiedevano un cessate il fuoco permanente, l’apertura di tutti i valichi per l’ingresso degli aiuti, il ritorno della popolazione a nord e il ritiro di tutte le truppe israeliane da Gaza.

Hamas non ha quindi perso tempo nello sfruttare l’incredibile regalo fattogli dall’Amministrazione americana. Ieri sera a Doha, a Teheran, a Istanbul e a Beirut distribuivano dolcetti come a Gaza dopo il massacro del 7 ottobre.

Il Presidente americano, Joe Biden, per punire Netanyahu ha fatto un regalo incredibile ad Hamas, paragonabile forse solo a quello fatto ai Talebani in Afghanistan. Noi che non siamo pro-Trump possiamo affermare con certezza che Trump non lo avrebbe mai fatto.

Forse (ed è un forse molto grande) si sarà garantito qualche voto musulmano, qualcuno della estrema sinistra, ma il tradimento di Israele (e quello in corso d’opera dell’Ucraina) gli costerà la presidenza, questo è poco ma sicuro.

Oggi più che mai risuonano in testa le parole scritte ieri da Garry Kasparov: «È un nuovo ordine mondiale vigliacco. La Casa Bianca è impegnata a dire all’Ucraina dove non può sparare e a Israele dove non può dare la caccia ai terroristi. Invece di fornire una leadership per unire gli alleati democratici contro i dittatori, l’amministrazione di Biden pone limiti agli alleati dell’America per proteggere i nemici dell’America. Non c’è bisogno di chiedersi cosa ne pensino Taiwan e la Cina della discesa dell’America nella passività».

Il comunicato di Hamas uscito ieri sera alle 21 ora di Gerusalemme recitava così: «Israele non ha risposto a nessuna delle richieste fondamentali del nostro popolo e della nostra resistenza (Hamas): un cessate il fuoco globale, il ritiro dalla Striscia di Gaza, il ritorno degli sfollati e un vero scambio di prigionieri». Di fatto i terroristi respingono un accordo quasi fatto che prevedeva un cessate il fuoco temporaneo e la liberazione di 40 ostaggi in cambio di 700 terroristi detenuti da Israele. Grazie Biden.

Posted by Franco Londei