Home Medio Oriente Le Guardie rivoluzionarie iraniane minacciano ancora Israele

Le Guardie rivoluzionarie iraniane minacciano ancora Israele

by Staff RR e Agenzie
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Il comandante del Corpo delle Guardie Rivoluzionarie Islamiche iraniane, Hossein Salami, ha minacciato ritorsioni dopo che un presunto attacco israeliano ha ucciso un consigliere iraniano ad Aleppo, in Siria.

Nei commenti rilasciati il giorno dopo che il consigliere dell’IRGC Saeed Abyar è stato sepolto a Teheran, Salami avrebbe detto che Israele “pagherà per lo spargimento di sangue”.

Secondo il New York Times, Abyar faceva parte della Forza Quds dell’IRGC ed era di stanza in Siria dal 2012. Fonti siriane hanno dichiarato che altri 16 membri di gruppi pro-Iran sono stati uccisi nell’attacco attribuito a Israele, “compresi combattenti siriani e stranieri”.

“Israele deve attendere una risposta all’uccisione del consigliere militare iraniano Saeed Aviar in Siria”, ha dichiarato Salami, citato dall’agenzia di stampa semiufficiale iraniana Mehr.

Ad aprile, l’Iran ha lanciato circa 300 missili e droni contro Israele, quasi tutti abbattuti dalle difese aeree israeliane e alleate, dopo che un presunto attacco israeliano aveva ucciso un alto generale dell’IRGC e diversi alti ufficiali a Damasco.

“Le azioni dei martiri ispireranno i combattenti delle prossime generazioni”, ha aggiunto Salami, secondo l’agenzia di stampa iraniana IRNA.

Gerusalemme non ha rilasciato alcun commento sull’attacco. Aleppo si trova sul lato opposto della Siria rispetto a Israele ed è più lontana rispetto alla maggior parte dei precedenti attacchi attribuiti allo Stato ebraico, anche se si ritiene che Gerusalemme abbia già ordinato attacchi nella regione.

I presunti attacchi israeliani si sono intensificati dopo lo scoppio della guerra a Gaza in seguito al massacro del 7 ottobre da parte di Hamas, sostenuto dall’Iran, che ha visto circa 3.000 terroristi irrompere attraverso il confine con Israele, uccidendo circa 1.200 persone e catturando 251 ostaggi tra atti di brutalità e violenze sessuali.

Ma il ritmo è rallentato dopo l’attacco mortale del 1° aprile al consolato iraniano a Damasco, attribuito a Israele, che ha fatto salire alle stelle le tensioni regionali e ha scatenato il primo attacco diretto dell’Iran a Israele.

Dal giorno successivo all’attacco di Hamas al sud di Israele, le forze guidate da Hezbollah in Libano hanno attaccato quasi quotidianamente le comunità israeliane e le postazioni militari lungo il confine settentrionale, affermando di farlo come sostegno ad Hamas.

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