Dilagano le manifestazioni antisemite in America dove i campus universitari si sono trasformati in campi di battaglia e le proteste contro Israele si sono ben presto trasformate in una caccia all’ebreo tanto che migliaia di studenti ebrei sono stati invitati a non recarsi nei campus.
Cosa sappiamo? Sappiamo che le proteste antisemite più veementi sono alla Colunbia University e a Yale. Durante il fine settimana alla Columbia la polizia ha fermato circa 100 persone, non sempre studenti ma anche individui esterni all’università il cui ruolo nelle manifestazioni antisemite è al vaglio della polizia. Gli arresti hanno scatenato le proteste in diversi altri complessi universitari e in particolare a Yale dove sono state arrestate una cinquantina di persone.
Perché manifestazioni antisemite? Perché le proteste contro Israele si sono trasformate in appelli alla intimidazione fisica degli studenti ebrei. Molti video circolati su X mostrano i manifestanti che cantano slogan chiaramente antisemiti e intimidatori verso gli studenti ebrei.
Jewish students get harassed trying to leave @Columbia’s campus tonight. You can hear someone yell “Yehudim Yehudim”- “Jews Jews.” They curse and yell “go back to Poland.” Antisemitism has become the new normal here. pic.twitter.com/U2Ii5GTuLm
— David lederer (@Davidlederer6) April 21, 2024
Eliana Goldin, studentessa al terzo anno alla Columbia e co-presidente di Aryeh, un’organizzazione studentesca pro-Israele, ha dichiarato di non «sentirsi più al sicuro» nel campus. Goldin, che è fuori città per la Pasqua ebraica, ha detto che il campus è diventato «super opprimente», con proteste rumorose che disturbano le lezioni e persino il sonno.
In un comunicato, Samantha Slater, portavoce della Columbia, ha dichiarato che l’università si impegna a garantire la sicurezza dei suoi studenti.
«Mentre ogni americano ha il diritto alla protesta pacifica, gli appelli alla violenza e all’intimidazione fisica contro gli studenti ebrei e la comunità ebraica sono palesemente antisemiti, inconcepibili e pericolosi», ha detto in una nota Andrew Bates, portavoce della Casa Bianca.
Cosa sta succedendo ora? Domenica sera i manifestanti hanno allestito accampamenti nelle università dell’area di Boston, tra cui il Massachusetts Institute of Technology di Cambridge, l’Emerson College di Boston e la Tufts University di Medford.
Circa un’ora fa centinaia di studenti di Yale hanno bloccato un importante incrocio a New Haven, all’angolo tra Prospect e Grove Street. La folla canta «Chiediamo che Yale disinvesta» e «Palestina libera dal Giordano al mare».
La New York University Palestine Solidarity Coalition, un gruppo di organizzazioni della New York University, ha organizzato un accampamento di tende in formazione circolare davanti alla Stern School of Business. L’accampamento è stato circondato da barricate metalliche e la sicurezza del campus della New York University sta controllando l’ingresso e l’uscita dall’area.
Kaz Daughtry, vice commissario delle operazioni presso la polizia di New York, ha affermato di aver ricevuto segnalazioni di studenti a cui sono state strappate le bandiere israeliane dalle mani e che hanno ricevuto commenti odiosi contro di loro. Ma non ci sono state segnalazioni di attacchi fisici, ha detto, aggiungendo che ha incoraggiato gli studenti a denunciare eventuali aggressioni.