bluff di putin

Non si poteva non andare a vedere il bluff di Putin

La scelta era tra rimanere perennemente sotto ricatto o andare a vedere il bluff
31 Maggio 2024

Non c’era altra scelta se non quella di andare a vedere il bluff di Putin autorizzando l’Ucraina ad usare le armi occidentali anche in territorio russo.

L’alternativa era il perenne ricatto nucleare di Mosca che sicuramente dopo l’Ucraina sarebbe passata senza indugio alle Repubbliche Baltiche, che pure sono nella NATO.

Tutti i tromboni putinisti che blaterano di “terza guerra mondiale” e di “escalation nucleare” se ne dovranno fare una ragione. Come se ne dovrà fare una ragione Vladimir Putin al quale va ricordato che i mari intorno alla Russia pullulano di sommergibili a capacità nucleare francesi, britannici e americani.

Insomma, sarà meglio che Putin inizi ad abbassare la cresta e a rivedere i suoi piani imperialisti perché già ha un esercito scalcinato che dal febbraio 2022 ha lasciato sul terreno mezzo milione di uomini tra morti e feriti per conquistare appena qualche Km di terreno ucraino, e se è ancora in grado di far male lo deve alla Cina, alla Corea del Nord che lo ha rifornito di vecchi proiettili d’artiglieria dell’era sovietica e all’Iran con i suoi droni a baso costo.

Gli rimane l’arma nucleare ma che, come tutti sanno, non è l’unico ad avere e di certo non può usare con tanta faciloneria per via di quei Trident schierati a pochi Km dalle sue coste.

Vedete, se si fosse dato retta ai tromboni putinisti ci si sarebbe dovuti arrendere alle minacce di Putin autorizzandolo di fatto ad un continuo innalzamento dell’asticella. È un bluff, lo sanno tutti, ma da noi (e solo da noi) le galline starnazzanti del gruppo dott. Stranamore urlano appena possono che “si rischia la guerra nucleare”.

Difficile capire se fanno il gioco di Putin in maniera consapevole oppure se lo fanno inconsapevolmente magari credendo veramente alle minacce di quell’ubriacone di Dmitrij Medvedev.

Probabilmente le restrizioni erano cadute già da qualche giorno visto che Kiev aveva colpito in profondità la Russia distruggendo un costosissimo radar Nebo-M usando molto probabilmente i missili ATACMS americani.

Ma ora con la decisione di quasi tutti i membri della NATO, compresi gli Stati Uniti, di permettere giustamente all’Ucraina di colpire in territorio russo, diventa finalmente una guerra ad armi pari e se non altro si manda un messaggio inequivocabile a Mosca.

Fa eccezione l’Italia, con Salvini e Taiani che in preda all’ansia da competizione vanno blaterando che “nessun militare italiano andrà a morire in Ucraina” sorvolando allegramente sul fatto che nessuno ha chiesto ai militari italiani di andare in Ucraina. E sulle armi, anche in questo caso facciamo i Neville Chamberlain della situazione scegliendo il disonore invece di stare al pari degli altri. Le belle parole della Premier sul sostegno all’Ucraina si vanno a far benedire.

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