A volte non riesco a capire se la stampa italiana sia consapevolmente utile idiota di Hamas o se lo sia inconsapevolmente, anche se tendo decisamente a propendere per la prima.
Prendiamo la sceneggiata di ieri che ha messo in scena l’accettazione da parte di Hamas del cessate il fuoco a condizioni decise non si sa bene da chi, con le garanzie fornite non si sa bene da chi e con i tempi decisi non si sa bene da chi.
Una vera sceneggiata palestinista come solo loro sanno fare, con tanto di festeggiamenti sulle strade di Gaza come non si vedevano dalla strage del 7 ottobre quando al grido di Allahu akbar le truppe di Hamas di ritorno dalla strage con i corpi decapitati delle vittime e gli ostaggi da mostrare come trofeo, vennero accolte con pasticcini e dolcetti vari.
Poveri palestinesi, già festeggiavano il cessate il fuoco e invece quei cattivi di israeliani non lo hanno voluto. Così facevano intendere ieri sera la “Bianchina” e quell’altra scemotta della “Tizianotta” che nemmeno hanno fatto caso al fatto che i palestinesi festeggiavano quando ancora del fantomatico accordo non sapeva niente nessuno, nemmeno gli israeliani. Ma che fosse tutta una sceneggiata nemmeno lo hanno preso in considerazione le due “esperte”.
«Hamas: si alla tregua ma Bibi se ne frega» titola oggi il Fatto Quotidiano, altro giornaletto da operetta che vuol far passare ai suoi pochi lettori l’idea che se non si arriva a una tregua la colpa è di Netanyahu.
Così come fa il Manifesto, anche se capiscono di non poter prendere per i fondelli i loro lettori, probabilmente perché dotati di un QI un po’ più alto, e quindi danno meno enfasi alla messinscena palestinista.
L’Unità di Sansonetti (povero Gramsci) da la notizia come una “ultima ora” (vanno in stampa prima di cena?) e avverte che la proposta accettata da Hamas non ha il “gradimento” di Israele.
La Stampa si vede che è finita nelle mani di Giannini, infatti titola «Hamas accetta la proposta egiziana ma Netanyahu continua a bombardare Rafah». Il solito Bibi cattivone.
Poi gli “opinionisti” e gli “esperti” usciti chissà da dove che nelle rassegne stampa commentano il “rifiuto di Bibi”, questo premier israeliano che si rifiuta di perdere la guerra con Hamas solo perché in America ci sono le elezioni. Magari se provassero a chiedere agli israeliani scoprirebbero che sebbene Netanyahu non sia al massimo del gradimento, su questo punto la stragrande maggioranza degli israeliani è con lui.
Da questa guerra abbiamo capito che per la grande stampa (quella che conta e non solo italiana) i reali britannici non sono attendibili perché si divertono a manipolare una foto con Photoshop, ma qualsiasi stupidata, qualsiasi numero, qualsiasi esagerazione diffonda Hamas viene presa per oro colato, senza nessun controllo o riscontro, e viene rilanciata così tante volte che anche balle clamorosamente smentite dai fatti, vengono prese per verità.
Poi se l’antisemitismo dei vigliacchi emerge dalle fogne una buona fetta di “merito” ce l’ha questa stampa italiana sempre più attenta alle messinscene dei palestinisti piuttosto che alle verità dei fatti. Un continuo pompare odio da fare invidia a Joseph Goebbels.