Autore: Franco Londei

I generali israeliani hanno approvato i piani di battaglia in Libano. Ormai la guerra aperta è solo una questione di giorni a meno che il Segretario di Stato americano, Antony Blinken, non riesca nel miracolo di far ragionare i mullah libanesi di Hezbollah. È curioso come i media internazionali parlino poco o niente del pericolo che scoppi un conflitto su larga scala tra Israele e Libano o, più precisamente, tra Israele ed Hezbollah, che vuol dire tra Israele e Iran, un conflitto di proporzioni cento volte maggiori di quelle viste a Gaza. Forse sarà perché a volere a tutti i…

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Credo che sia arrivato il momento di rompere un tabù e di andare a vedere quanto realmente sia innocente la popolazione di Gaza. La liberazione dei quattro ostaggi avvenuta ieri per mano delle forze speciali israeliane ci evidenzia il fatto che essi erano tenuti prigionieri in alcuni appartamenti, non nei tunnel. L’intelligence israeliana presume che buona parte degli ostaggi non fosse detenuta nei tunnel bensì proprio negli appartamenti. La cosa non è di secondaria importanza perché in un contesto come quello di Gaza è letteralmente impossibile che nessuno sapesse della presenza degli ostaggi negli appartamenti dove venivano trasferiti ed è…

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Le ultime ore sono state drammatiche sul fronte nord. Hezbollah ha accelerato vertiginosamente il ritmo dell’escalation passando dalle provocazioni – che durano da mesi – agli sbarramenti missilistici massicci. Non è un caso. Ieri la guida suprema iraniana, Ali Khamenei, su X esaltava la «vittoria di Hamas sulla occupazione sionista» e annunciava la «fine del regime sionista» visto che in molti davano per scontato un accordo di cessate il fuoco “non temporaneo” tra Hamas e Israele, un accordo che avrebbe voluto dire la sopravvivenza e quindi la vittoria per il gruppo terrorista. Khamenei ne aveva ben donde di motivi per…

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Andando oltre i ragionamenti politici che non mi appartengono, la scelta che oggi si trova di fronte il governo israeliano nell’affrontare la proposta americana di cessate il fuoco è chiara e lampante: deve decidere tra la sopravvivenza degli ostaggi, i pochi rimasti in vita, e quella di Hamas. Perché una cosa è lapalissiana, il piano americano così com’è concepito significa dare ad Hamas la possibilità di sopravvivere, significa dire che le distruzioni e le migliaia di vittime non sono servite quasi a nulla. Significa ammettere da parte israeliana il fallimento. D’altro canto il piano americano sembra essere l’unico modo per…

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Non c’era altra scelta se non quella di andare a vedere il bluff di Putin autorizzando l’Ucraina ad usare le armi occidentali anche in territorio russo. L’alternativa era il perenne ricatto nucleare di Mosca che sicuramente dopo l’Ucraina sarebbe passata senza indugio alle Repubbliche Baltiche, che pure sono nella NATO. Tutti i tromboni putinisti che blaterano di “terza guerra mondiale” e di “escalation nucleare” se ne dovranno fare una ragione. Come se ne dovrà fare una ragione Vladimir Putin al quale va ricordato che i mari intorno alla Russia pullulano di sommergibili a capacità nucleare francesi, britannici e americani. Insomma,…

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Sulle vittime innocenti dell’attacco israeliano a Rafah volto ad eliminare due importanti comandanti di Hamas non possiamo e non dobbiamo soprassedere. Quanto successo è terribile. Tuttavia non facciamo un buon servizio nemmeno alle vittime se non andiamo oltre al pilota che ha sganciato la bomba sulla macchina di Yassin Rabia e Khaled Najjar senza calcolare le possibili conseguenze sui civili. Non possiamo non evidenziare il fatto che i due comandanti di Hamas si nascondevano tra i civili innocenti e, anzi, approfittavano proprio del fatto che Israele avesse dichiarato quell’area una “zona sicura”. È difficile stabilire chi è più colpevole, se…

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Genocidio di cervelli, non so come altro definire la serie di condanne, le manifestazioni e gli “ordini perentori” contro Israele e il suo incontestabile diritto a difendersi. Cervelli fusi che non tengono in considerazione – non si sa quanto consapevolmente – il rischio esistenziale che sta correndo Israele, la necessità assoluta di estirpare una volta per tutte Hamas e tutti coloro che come i terroristi palestinesi ne bramano la distruzione. Cervelli in pappa perché non si rendono conto (o forse si) che stanno facendo il gioco del terrorismo islamico, che stanno (deliberatamente?) trasformando una manica di assassini violentatori di donne…

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Palestina libera dal fiume al mare, urlano gli studenti senza sapere né di quale fiume si parla né a quale mare si fa riferimento. Palestina libera, riconosciamo la Palestina dicono i premier di Spagna, Irlanda e Norvegia, senza sapere su quali confini riconoscerla, con quale moneta, con quale governo, con quale banca centrale ecc. ecc. Tornano in mente le parole di Zahir Muhsein, uno dei leader più importanti della OLP tra il 1971 ed il 1979 il quale in una intervista ad un giornale olandese diceva «il popolo palestinese non esiste. La creazione di uno stato palestinese è solamente un…

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Da quando la guerra tra Israele e Hamas è iniziata – dopo il massacro del 7 ottobre – abbiamo assistito a un crescendo della diffusione di notizie deliberatamente false, nella maggioranza dei casi da parte palestinese ma anche da parte filo-israeliana. Senza pregiudizio siamo andati a controllarne alcuni. I morti civili: questo è il numero più difficile da verificare perché in primo luogo fare distinzione tra civili e terroristi è difficile in quanto i terroristi vestono con abiti civili, li usano per nascondersi confondendosi tra di loro e spesso li usano anche come scudi umani. A questa difficoltà si aggiunge…

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