Autore: Gabor H. Friedman

Rights Reporter, New York – La raffica di missili scambiati questa settimana tra Israele e Hezbollah ha reso i funzionari statunitensi sempre più preoccupati che l’escalation possa trasformarsi in un conflitto più ampio. Dal 7 ottobre, l’amministrazione Biden sta lavorando alacremente dietro le quinte per ridurre le possibilità di una conflagrazione che potrebbe attirare gli Stati Uniti o mettere ulteriormente a rischio le truppe statunitensi che si trovano nella regione in Siria, Iraq e Giordania. Secondo fonti americane Amos Hochstein, uno dei principali consiglieri diplomatici del Presidente Biden, si recherà lunedì in Israele per lavorare alla de-escalation del conflitto con…

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I commenti del Presidente Biden su Israele continuano a peggiorare, come dimostra un’intervista pubblicata martedì dalla rivista Time. Alla domanda se il Primo Ministro israeliano Benjamin Netanyahu stia “prolungando la guerra per la propria autoconservazione politica”, Biden ha risposto: “Non ho intenzione di commentare”. Poi ha commentato: “Ci sono tutte le ragioni per cui la gente possa trarre questa conclusione”. Mettiamo da parte il fatto di minare in tempo di guerra il governo eletto di un alleato, che è tanto costante da parte di Biden quanto inopportuno. Sarebbe una cosa se intendesse dire che Netanyahu avrebbe dovuto mantenere più truppe…

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La più grande abdicazione del Presidente Biden è stata la sua volontà di lasciare che le difese degli Stati Uniti si erodessero anche quando gli avversari americani erano in pieno riarmo. Troppi repubblicani, compreso Donald Trump, hanno acconsentito con il loro silenzio. Vale quindi la pena di applaudire il segnale lanciato la scorsa settimana dal senatore Roger Wicker, secondo cui gli Stati Uniti devono tornare a spendere il 5% del PIL per la difesa nazionale per scoraggiare gli avversari. Il senatore Wicker, rappresentante repubblicano della Commissione per i Servizi Armati, ha presentato un rapporto che spiega perché il bilancio militare…

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Il devastante incendio che, secondo Hamas, ha ucciso decine di civili sfollati a Rafah e che sarebbe iniziato a causa di un attacco israeliano contro i terroristi di Hamas, è arrivato nel momento peggiore per il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu. Quattro giorni fa, la Corte internazionale di giustizia (CIG) ha stabilito che Israele deve interrompere immediatamente le attività a Rafah. Sebbene il linguaggio usato dalla Corte possa implicare che Israele possa svolgere alcune attività nella città fintanto che si conforma agli obblighi previsti dalla Convenzione sul genocidio, ci sono stati appelli internazionali a Israele a cessare tutte le attività…

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Venerdì l’Assemblea Generale delle Nazioni Unite ha adottato a larga maggioranza una risoluzione che dichiara che i palestinesi hanno i requisiti per ottenere lo status di membro a pieno titolo delle Nazioni Unite, una mossa altamente simbolica che riflette la crescente solidarietà globale con i palestinesi e rappresenta un rimprovero a Israele e agli Stati Uniti. La risoluzione è stata approvata con un voto di 143 a 9 e 25 nazioni si sono astenute. L’Assemblea è scoppiata in un grande applauso dopo il voto. Gli Stati Uniti hanno votato no. La risoluzione è stata preparata dagli Emirati Arabi Uniti, attuale…

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Chiunque pensi che le preoccupazioni per l’antisemitismo siano eccessive non sta prestando attenzione alle scene nelle università d’élite. Le proteste anti-israeliane e antisemite alla Columbia, a Yale e altrove stanno diventando sempre più violente, e non è chiaro se i progressisti a capo di queste istituzioni siano all’altezza di far rispettare l’ordine o di proteggere gli studenti ebrei. Alla Columbia di New York, i dimostranti filo-palestinesi hanno circondato gli studenti ebrei per allontanarli da un campo di protesta che domina il prato del campus. “Attenzione”, dice una voce in un video del campus, “posso chiedere a tutti di formare una…

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I missili balistici a lungo raggio spediti segretamente nelle scorse settimane all’Ucraina e inclusi nel pacchetto di aiuti statunitensi da 61 miliardi di dollari “causeranno problemi” a Putin. Lo hanno già fatto essendo stati utilizzati per colpire obiettivi russi nei territori occupati. Jake Sullivan, consigliere per la sicurezza nazionale della Casa Bianca, ha confermato che gli Stati Uniti hanno già fornito all’Ucraina i sistemi missilistici tattici dell’esercito (ATACMS), dopo che erano emerse indiscrezioni secondo cui gli Stati Uniti li avrebbero inviati in segreto il mese scorso. L’Ucraina ha usato i missili balistici a lungo raggio contro un aeroporto militare russo…

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Dilagano le manifestazioni antisemite in America dove i campus universitari si sono trasformati in campi di battaglia e le proteste contro Israele si sono ben presto trasformate in una caccia all’ebreo tanto che migliaia di studenti ebrei sono stati invitati a non recarsi nei campus. Cosa sappiamo? Sappiamo che le proteste antisemite più veementi sono alla Colunbia University e a Yale. Durante il fine settimana alla Columbia la polizia ha fermato circa 100 persone, non sempre studenti ma anche individui esterni all’università il cui ruolo nelle manifestazioni antisemite è al vaglio della polizia. Gli arresti hanno scatenato le proteste in…

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In questi giorni i manifestanti pro-Palestina negli Stati Uniti affermano di lottare per i diritti dei palestinesi, ma mostrano disprezzo per i diritti di coloro di cui sconvolgono la vita. Giovedì il presidente della Columbia University Minouche Shafik ne ha avuto abbastanza. Quando i manifestanti che hanno allestito un “accampamento di solidarietà con Gaza” sul prato sud dell’università hanno ignorato i ripetuti avvertimenti di andarsene, ha chiamato il Dipartimento di Polizia di New York per farli rimuovere. La signora Shafik ha aspettato troppo a lungo per affrontare i problemi che si stavano accumulando nel suo campus, e la sua mossa…

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Dopo che nell’ottobre scorso in Slovacchia è stato eletto a Primo Ministro l’uomo di Putin, Robert Fico, ieri gli elettori slovacchi hanno rafforzato la presa delle forze politiche favorevoli alla Russia nell’Europa centrale, consegnando la vittoria nelle elezioni presidenziali a un candidato che si oppone alla fornitura di aiuti militari e finanziari all’Ucraina. Il conteggio ufficiale dei voti del ballottaggio per le presidenziali in Slovacchia ha sancito che Peter Pellegrini, un alleato del primo ministro populista, Robert Fico, ha vinto con il 53% dei voti. Nonostante i poteri limitati della presidenza in Slovacchia, l’elezione è stata ampiamente considerata come una…

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